Ellenismo: il Lazio in Italia e nel Mediterraneo. Forme, processi, idee

Il Convegno tenutosi nel 2017, "Oltre Roma repubblicana". II Lazio fra i Galli e la battaglia di Zama, ha esplorato gli aspetti dell'identità culturale dei Latini fra IV e III sec. a.C., indagando quel periodo cruciale che, a seguito della sconfitta del 338 a.C., chiude politicamente la fase di autonomia del nomen Latinum.

Nel nuovo scenario politico, economico e culturale che ne consegue, la partecipazione del Lazio alla "romanizzazione* della Penisola e alla conquista del Mediterraneo - con il fondamentale spartiacque della Guerra Annibalica - si accompagna ad un profondo rinnovamento della cultura e dell'identità delle sue antiche città. Più di un trentennio di studi e scoperte ha offerto, infatti, concreti elementi per una riflessione sul ruolo giocato dal Lazio antico - e dalle comunità che ad esse in qualche modo si riferivano - nella formazione di uno specifico linguaggio culturale "latino" nel contesto dell'Ellenismo italico.

Già nel convegno di Göttingen del 1974, Hellenismus in Mittelitalien - tappa fondamentale negli studi su questo cruciale periodo storico - si documentava l'esistenza di diversi "ellenismi italici", con contributi importanti sul Sannio, 'Etruria e l'Umbria, la Campania, il Piceno. È ora opportuno chiedersi quale sia stato, in questo processo di rivoluzione culturale, il ruolo del Lazio le cui città vantavano, da secoli, una salda rete di contatti e scambi con il mondo greco e magnogreco. La tematica è stata, finora, affrontata dal punto di vista di Roma, la cui ovvia egemonia e centralità, connessa alla inarrestabile espansione imperialistica dalla Penisola al Mediterraneo, ha relegato la regione latina in una dimensione di sostanziale subalternità nel processo di costruzione dell'identità culturale dell'Italia ellenistica. Al contrario, gli studi e le ricerche hanno da tempo dimostrato la spiccata vitalità dei centri latini durante il periodo ellenistico che si esprime, con grande evidenza, nei più diversi ambiti: dall'urbanistica all'architettura, dall'arte alla produzione artigianale, dalla religione ai rituali funerari.

Si tratta, come emerge sempre più chiaramente, di una vitalità che mostra elementi di autonomia - a volte anche di precocità - rispetto alla stessa Roma e che, rapidamente, trasforma il Lazio in uno straordinario laboratorio di forme e modelli di grande originalità, destinati a connotare la costruzione dell'Italia romana in una vera e propria "latinizzazione" della Penisola e, di riflesso, delle regioni occidentali del Mediterraneo.

Ma da quando e in quali momenti storici il mondo latino ebbe ragioni e occasioni di inserirsi nel globale processo culturale ellenistico? Quali furono i suoi interlocutori privilegiati nella Penisola, in Grecia e in Oriente? Quali furono i "modelli" adottati e rielaborati, con o senza la mediazione di Roma? Fino a quando il Lazio mantenne una riconoscibile identità culturale? Come quest'ultima agi nei confronti di Roma, delle altre entità italiche di antica origine e della colonizzazione latina? Quali figure - persone, famiglie o gruppi latini e non latini attivi nel Lazio - e con quali strumenti - politici, economici, sociali - si resero protagoniste delle dinamiche di cambiamento? Quali meccanismi, non solo "istituzionali", agirono nella trasmissione di idee, modelli, programmi e prassi?

Il Convegno tenta di dare una riposta a questi quesiti con studi e approfondimenti che tengano conto delle ricerche storiche e delle acquisizioni archeologiche più recenti e significative, offrendo un'occasione di confronto e discussione per meglio definire il ruolo del Latium vetus e adiectum in Italia, nel Mediterraneo e nei confronti di Roma all'origine e nei successivi sviluppi del fenomeno culturale dell'Ellenismo.

 

Comitato scientifico
Audrey Bertrand, Paavo Castrén, Ortwin Dally, Francesco Di Mario, Pierre Gros, Henner von Hesberg, Lisa Lambusier, Stephen Kay, Adriano La Regina, Jean Paul Morel, Antonio Pizzo, Daniela Porro, Tesse Stek, Stéphane Verger, Paul Zanker, Fausto Zevi

Comitato organizzatore
Francesco Maria Cifarelli, Alessandro D'Alessio, Sandra Gatti, Domenico Palombi

Enti promotori:
Sapienza Università di Roma; Università degli Studi dell'Aquila
Parco archeologico di Ostia antica; Parco archeologico di Ercolano
Parco archeologico di Sibari; Museo Nazionale Romano
Deutsches Archäolopisches Institut Rom
École francaise de Rome
Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma

Enti aderenti:
British School at Rome; Koninklijk Nederlands Instituut Rome
Soprintendenza ABAP per l'area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti
Soprintendenza ABAP per le province di Frosinone e Latina
Soprintendenza Speciale ABAP Roma

 

L'evento potrà essere seguito in diretta streaming collegandosi al canale YouTube del Dipartimento di Scienze dell'Antichità di Sapienza, Università di Roma: 
https://www.youtube.com/c/ScienzeDellAntichitaSapienza