Call for Papers per la Giornata di Studi: I sarcofagi paleocristiani romani

Sono passati ormai cinque anni dalla conclusione del “Repertorium der frühchristlich-antiken Sarkophage” ed è trascorso oltre un ventennio dalla pubblicazione dell’ultima giornata tematica sui sarcofagi tardoantichi, paleocristiani e altomedievali. In questo periodo sono stati condotti nuovi restauri, si sono sviluppati innovativi sistemi di analisi e di documentazione tridimensionale e sono stati acquisiti nuovi dati di archivio. Più in generale, è maturata una nuova sensibilità che consente di accostarsi allo studio dei sarcofagi da una prospettiva eminentemente archeologica, non limitata agli aspetti della decorazione.
Sembra quindi arrivato il momento per riprendere l’iniziativa e invitare gli esperti del campo a contribuire a un workshop internazionale dedicato a un aggiornamento degli studi sull’argomento. Si può partire da due domande fondamentali:
- Come affrontare il problema dell'identificazione di botteghe e artigiani?
- Qual è il contributo che la comprensione dei processi produttivi dei sarcofagi può offrire rispetto alla conoscenza delle questioni economiche, delle scelte iconografiche e degli aspetti cronologici?
Si vorrebbero approfondire soprattutto i seguenti temi di ricerca:
Materiali - Commercio - Produzione
La materia prima: marmo di cava o di riciclo? L’ampio ricorso a marmi di recupero per la produzione dei sarcofagi tardoantichi si lega a questioni di convenienza economica o è piuttosto dovuto a specifici meccanismi di approvvigionamento?
I negotiatores marmorum. I commercianti attivi nella fornitura dei marmi rifornivano le officine o lavoravano direttamente per conto dei committenti?
Le officine: identificazione e localizzazione. Esistono dati archeologici riferibili alla realtà materiale delle officine marmorarie e alla loro distribuzione sul territorio urbano?
Dalla materia prima al prodotto finito. Il complesso processo di lavorazione che trasforma la materia grezza nel prodotto finito, talvolta caratterizzato da vivaci policromie, è frutto di scelte individuali o risponde alla logica della produzione in serie?
Lo scultore. Qual è il ruolo dell’artefice all’interno del processo produttivo: si tratta di un mero esecutore o agisce come una mente creativa?
Forma - Contenuto – Significato
- Commitente e officina: una relazione simbiotica e fruttuosa a beneficio di tutti?
- Le scelte iconografiche. Vi sono indicatori che consentono di determinare se, e in quale misura, un programma figurativo sia frutto della circolazione di modelli, o risponda a specifiche esigenze della committenza?
- La “simultaneità del non simultaneo”: attardamenti stilistici o tensione necessaria per sintesi innovative?
- Caos figurativo vs ordine superiore. La decorazione dei sarcofagi prevede la semplice giustapposizione di immagini o può essere letta nel suo complesso come esito di uno specifico programma decorativo?
- La fine delle immagini: superate, indesiderate, non più prodotte? Quali sono le dinamiche che portarono all’improvvisa scomparsa, a Roma, dei sarcofagi figurati? Si tratta di mutamenti di gusto, o di difficoltà legate ai processi produttivi?
Preghiamo quindi gli interessati di presentare delle proposte per interventi fino al 27.04.2025 al seguente indirizzo e-mail: 2025.sarcofagi@gmail.com.
Lingue del convegno: italiano – inglese - tedesco
Comitato scientifico: M. Schemann, N. Zimmermann (DAI Roma) - U. Utro, A. Vella (Musei Vaticani).
Kontakt
Dr.
Norbert Zimmermann
, Wissenschaftlicher Direktor - Zweiter Direktor
Norbert.Zimmermann@dainst.de
DAI Pressestelle
Podbielskiallee 69
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